Chikinki, Lick Your Ticket, 2005
Adoro guardare MTV Brand New, che è la MTV che invece di essere infestata di R'N'B spazzatura trasmette la musica "alternativa" che piace a me.
Vedo il video di una band sconosciuta, sembrano una di quelle band low-fi elektropop tedesche tipo Notwist e Lali Puna. Il video è fighissimo, giocato sul fatto che cose piccole sembrano grandissime e viceversa semplicemente cambiando l'angolo di visuale.
Mi scrivo su di una vecchia ricevuta bancomat il nome: Chikinki.
Con un nome così non possono che essere tedeschi, penso.
Invece scopro che sono un quintetto di Bristol, UK. Come mai, allora suonano così Krautpop?
Semplice, la casa discografica Kitty Yo è di Berlino e vanta tra i suoi gruppi i Tarwater, i Couch, Rechenzentrum oltre a Jimi Tenor.
Sicuramente seguono un pò la moda del momento, questo pop retrò o pastiche come amano definirlo. Il tutto però suona un pò meno bass driven rispetto ai vari Franz Ferdinand e Killers.
Il disco è molto ben azzeccato, scivola via nel lettore con disinvoltura, non infastidisce mai il disattento ascoltatore.
Dei gruppi citati in precedenza ha lo stesso tono scazzato e il fascino dell'essere "senza pretese".
Mi piace molto ad esempi la canzone "Mate TV" che parte tutta elektro e si alterna con schitarrate pesanti sul chorus.
"LIke It Or Leav It" ricorda molto i Notwist, con quel ritmo downtempo e la tastierina in sottofondo.
Dal sito ufficiale si legge che il batterista ha abbandonato una carriera di designer di Formula Uno per fare il batterista di questa band (Respect!!).
Il disco è ben prodotto e lo si capisce quando si leggono i crediti delle sleve notes: prodotto da Steve Osborne (New Order) e mixato da Alan Moulder, un uomo che non sbaglia un colpo.
Azzeccato.
Vedo il video di una band sconosciuta, sembrano una di quelle band low-fi elektropop tedesche tipo Notwist e Lali Puna. Il video è fighissimo, giocato sul fatto che cose piccole sembrano grandissime e viceversa semplicemente cambiando l'angolo di visuale.
Mi scrivo su di una vecchia ricevuta bancomat il nome: Chikinki.
Con un nome così non possono che essere tedeschi, penso.
Invece scopro che sono un quintetto di Bristol, UK. Come mai, allora suonano così Krautpop?
Semplice, la casa discografica Kitty Yo è di Berlino e vanta tra i suoi gruppi i Tarwater, i Couch, Rechenzentrum oltre a Jimi Tenor.
Sicuramente seguono un pò la moda del momento, questo pop retrò o pastiche come amano definirlo. Il tutto però suona un pò meno bass driven rispetto ai vari Franz Ferdinand e Killers.
Il disco è molto ben azzeccato, scivola via nel lettore con disinvoltura, non infastidisce mai il disattento ascoltatore.
Dei gruppi citati in precedenza ha lo stesso tono scazzato e il fascino dell'essere "senza pretese".
Mi piace molto ad esempi la canzone "Mate TV" che parte tutta elektro e si alterna con schitarrate pesanti sul chorus.
"LIke It Or Leav It" ricorda molto i Notwist, con quel ritmo downtempo e la tastierina in sottofondo.
Dal sito ufficiale si legge che il batterista ha abbandonato una carriera di designer di Formula Uno per fare il batterista di questa band (Respect!!).
Il disco è ben prodotto e lo si capisce quando si leggono i crediti delle sleve notes: prodotto da Steve Osborne (New Order) e mixato da Alan Moulder, un uomo che non sbaglia un colpo.
Azzeccato.