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IB ST3 Second Quarter FINALE DI STAGIONE

E’ giunta l’ora di chiudere i battenti di questa intensa, terza e forse ultima (?) stagione.
Una puntatona oltre ogni limite temporale, per salutarvi e mandarvi invacanza feilici e contenti.
Con un dubbio, però: ci sarà mai una quarta stagione?

Tracklist:
1. Kasabian, “Underdog”
2. The Dead Weather, “Treat Me Like Your Mother”
3. Dinosaur Jr, “Pieces”
4. Martyn, “The Only Choice”
5. Tortoise, “Northern Something”
6. Wilco, “Wilco (The Song)”
7. Bibio, “Sugarette”
8. Adam Franklin, “Hurts To See You Go”
9. Echo & The Bunnymen, “Killing Moon”
10. El Perro Del Mar, “Got To Get Smart”
11. Fever Ray, “When I Grow Up”
12. Iggy Pop, “Je Sais Que Tu Sais”

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IB ST3 Dissonanze Assonanze

Un gioco dei contrasti.
Nella puntata di oggi andremo dalle dissonanze, raccontate attraverso la voce di Axelmoloko, che ha asistito all’omonimo festival a Roma, giunto alla decima edizione, alle assonanze. Quei brani che ricordano qualcos’altro, che assomigliano a quella canzone che non ci usciva mai dalla testa ai tempi dell’università....
Il paradigma dei contrari e dei sinonimi in un’ora da gustare ammirando il cielo stellato.

Tracklist:
1. Moderat, “Rusty Nails”
2. Flying Lotus, “Breathe Something Stellar Star”
3. Bat For Lashes, “Daniel”
4. The Horrors, “Who Can Say”
5. Maximo Park, “The Penultimate Clinch”
6. Sonic Youth, “What We Know”
7. Marmaduke Duke, “Heartburn”
8. Art Brut, “Alcoholics Unanimous”
9. Placebo, “Bright Lights”
10. Graham Coxon, “Dead Bees”

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IB ST3, Dusty Records

Nell’era della musica digitale abbiamo dimenticato il fascino che avevano il CD. Adesso si gira la rotellina et voilà il nuovo disco è già nell’etere.
Quello che manca totalmente è la storia del disco che si ascolta. Lo abbiamo scaricato, punto e basta.
Nulla sarà come quel CD comprato a Soho, Londra, nel mitico negozio Sister Ray. Oppure quel disco di inediti, trovato al mercatino delle pulci della Strada del 17 giugno, a Berlino. Oppure quella fregatura presa a Milano, in Corso di Porta Ticinese, dove il gestore del negozio amava inserire delle etichette che descrivevano genere e somiglianze degli artisti emergenti che vendeva.

Nel sistemare alcuni di questi CD, ci sono venute in mente le storie che li hanno accompagnati dall’acquisto alla giacenza negli scaffali, sotto la polvere che impietosa li ricopre.

Dischi impolverati, dusty records. Vecchi, sconosciuti, tramontati, ma forse ancora da riscoprire.

Tracklist:
1. Eugenius, “Breakfast”
2. One Dove, “Why Don’t You Take Me”
3. Orbital, “Satan”
4. Clinton, “People Power In The Disco Hous”
5. Cucumber Men, “Ich kenn’ den Bruder…”
6. Redd Kross, “Crazy World”
7. Goldbug, “Whole Lotta Love”
8. Mint 400, “Gas”
9. Magnapop, “Favorite Writer”
10. Belly, “Now They’ll Sleep”

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IB ST3, First Quarter

Si chiude il primo quarto o trimestre del 2009 e gli analisti di borsa tracciano grafici e bilanci, previsioni catastrofiche e cercano di inventarsi formule per risollevarci dalla peggiore crisi degli ultimi 100 anni.
Ma cosa è successo nella musica? Com’è il grafico rispetto ai 12 mesi passati?
Abbiamo atteso un po’ che le uscite discografiche maturassero nel nostro lettore per tracciare un primo bilancio. E per presentarvi le cose che ci sono piaciute di più.
Quella di oggi sarà una puntata di quelle che si gustano tutte d’un fiato, con poche parole e molta musica.

Tracklist:
1. Fever Ray, “When I Grow Up”
2. Royksopp, “This Must Be It”
3. Sky Larkin, “One Of Two”
4. Yeah Yeah Yeahs, “Head Will Roll”
5. PJ Harvey + John Perish, “Black Hearted Love”
6. Mountains, “Map Table”
7. New Redemption, “Morning Star”
8. Dan Auerbach, “Heartbroken In Despair”
9. Morrissey, “All You Need Is Me”
10. Fever Ray, “Concrete Walls”

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IB ST3 Indie For Bunnies

Questa puntata vi vuole raccontare una storia, attraverso la voce di alcuni dei suoi professionisti.
La vicenda nasce circa 7 anni fa su di un sito di recensioni musicali dove Axel, Rivo, Lor15, Giov e Fran_P si conoscono e nasce una stima reciproca, quell’empatia immediata che si instaura all’insegna dello scambio di vedute ed apprezzamento reciproco.
Axel, Fran_p e Giov decidono di percorrere la loro strada dapprima su un sito HardCore che voleva allargare i propri orizzonti con una sezione indie. Ma il luogo va stretto e aprono il loro sito, un blog che spiega la musica indie ai neofiti, dal nome Indie For Dummies, parafrasando la famosa collana di libri per gente alle prime armi.
Indie For Dummies non è solo un blog e non è rivolto solo ai neofiti. Anche chi come noi ha bisogno di essere sempre sul pezzo lo segue e si tiene aggiornato, grazie al superlativo lavoro di un gruppo sempre maggiore di collaboratori, scelti con estrema perizia e cognizione di causa.
Le visite del blog crescono, così come la reputazione presso i principali operatori del settore. Tra i visitatori anche qualche fastidio, come quel tale della collana di libri per pupazzi che costringe i nostri a cambiare nome al sito.
Indie For Dummies diventa Indie For Bunnies, un po’ per assonanza un po’ per spirito sbarazzino un po’ perché ormai nelle orecchie c’era qualcosa di simile. Ma la crescita del sito non ne risente, anzi, in breve diventa portale ed una vera e propria istituzione del settore: chi bazzica Pitchfork o l’NME passa anche da IFB. Nel novembre scorso poi l’ultimo tocco di classe, la nuova veste grafica ed il portale assume la fisionomia attuale.
Avevamo lasciato Rivo e Lor15 a scrivere su dei blog improbabili. Ebbene i due decidono di fare una podcast, che viene anche trasmesso via etere sulle frequenze di quella radio locale in provincia di Bolzano che si chiama Radio Tandem e che ci ospita ormai da tre stagioni.
Rivo contatta Axel e comincia uno scambio di contributi, di idee di recensioni. Le incursioni di Alessio Pomponi, questo il suo vero nome, in territorio podcast, come lui stesso ama definirle, sono molto apprezzate dal pubblico di Indiebar e diventano una costante. Si unisce al gruppo per un certo periodo anche Tommy che ha un suo podcast di nome Lazy Sundays inserito all’interno di Indie For Bunnies.
Un simpatico gioco di incroci, di scambi di idee, vedute, contributi. Un sistema opensource direbbero gli informatici, cui ognuno concorre alle sviluppo come può e crede.
Per noi qualcosa di grande e del quale siamo fieri: con una punto d’orgoglio osserviamo la finestrella “podcast” all’interno del sito indieforbunnies.com aggiornarsi settimanalmente… o quasi.

Questa lunghissima introduzione per presentarvi la puntata dedicata a Indie for Bunnies, un tributo attraverso alcune delle firme principali. Sfoglieremo insieme a loro le pagine e le sezioni del portale e vi presenteremo la musica di IFB. Che poi è anche la nostra, e la vostra….

Tracklist:
1. Hanne Hukkelberg, “Do Not As I Do”
2. Oasis, “Live Forever”
3. Bon Iver, “Skinny Love”
4. Duke Spirit, “Lassoo”
5. BRMC, “Whishing Well”
6. The Vortex, “Dirty Soul”
7. U2, “Being Born”
8. Camera 237, ”In A Row”
9. Morrissey, “That’s How People Grow Up”
10. Handsome Furs, “Nyet Spasiba”

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IB ST3 14 Unplugged (again)

Che rabbia!
Anche quest’anno niente SXSW, il festival che si celebra ad Austin Texas con un’intera settimana di Jam sessions, unplugged, concerti improvvisati e tutti i migliori artisti in giro.
Insomma, una sorta di pellegrinaggio per fedeli della musica indie ed alternative, quali noi, irriducibilmente, siamo.
Allora, per ripicca o per protesta, noi prendiamo alcuni dei nostri artisti preferiti e, come in Matrix, gli togliamo la spina. Alla vigliacca, da dietro, senza che se ne accorgano….

Tracklist:
1. Subsonica, “Albascura”
2. Queens Of The Stone Age, “No One Knows”
3. Smashing Pumpkins, “Cherub Rock”
4. Pearl Jam, “Can’t Keep”
5. Radiohead, “Creep”
6. Incubus, “Pardon Me”
7. The Church, “North, East, South, West”
8. Foo Fighters, “Everlong”
9. Hole, “Hungry Like A Wolf (Duran Duran Cover)”
10. Lemonheads, “Into Your Arms”
11. PJ Harvey, “Dress”
12. No Doubt, “Don’t Speak”
13. The String Quartet, “The Fragile”
14. The Young Gods, “Gasoline Man”

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IB ST3 City

L’ispirazione per la puntata ci è venuta guardando i documentari della Moviemovie, una piccola realtà bolognese che da anni produce dei cult televisivi, quelli che l’intelligentia televisiva relega in quarta serata, quando solo insonni e nottambuli possono gustarseli.
Nella passata stagione hanno mandato in onda 6 documentari dedicati alle metropoli, dal titolo “megalopolis”. Un viaggio da Los Angeles a San Paolo, dal Cairo a Shenzhen, da Tokio a Karachi, premiato già da alcuni riconoscimenti internazionali.
Che visione ha la musica contemporanea delle metropoli?
Il tema è stato affrontato di frequente con artisti che ci hanno raccontato frammenti di vita metropolitana e suggestioni urbane.
E anche noi come la Moviemovie abbiamo fatto il giro del mondo in città.

Tracklist:
LOS ANGELES: Frank Black, “Los Angeles”
PARIGI: Noir Desir, “Ici Paris”
BERLINO: Afterhours, “Riprendere Berlino”
LONDRA: Blur, “London Loves”
MILANO: Casino Royale, “Cielo”
NEW YORK: Beastie Boys, “Open Letter To NYC”
SYDNEY: The Church, “Metropolis (Acoustic)”
ISTANBUL: The Breeders, “Istanbul”
SAN FRANCISCO: Stereophonics, “Have A Nice Day”
MONACO: Editors, “Munich”

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IB ST3 Frusciante (è uscito dal gruppo?)

Questa volta ad ispirare il titolo della puntata è un libro, dal titolo curioso benché sbagliato: Jack Frusciante è uscito dal gruppo. L’autore bolognese Enrico Brizzi cambia il nome di battesimo da John a Jack per motivi di Copyright, chiedendosi come mai, all’apice della carriera Frusciante avesse lasciato i Red Hot Chili Peppers.
Forse è una domanda che ci siamo fatti un po’ tutti quanti, ascoltando un dei più begli album degli anni 90 e forse in assoluto.
Quello che cercheremo in questa puntata, oltre che dare una risposta alla domanda dello scrittore è di percorrere la carriera del geniale chitarrista al di fuori del gruppo che lo ha reso famoso. E per alcuni di voi ci sarà un mondo da scoprire.

Tracklist:
John Frusciante, “God”
Red Hot Chili Peppers, “Fela’s Cock”
John Frusciante, “Going Inside”
John Frusciante, “Carvel”
John Frusciante, “Second Walk”
John Frusciante, “A Doubt”
John Frusciante, “I’m Around”
Ataxia, “Dust”
Satellite Party, “Hard Life Is Easy”
John Frusciante, “Song to The Siren (Tim Buckley Cover)”

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IB ST3 Remix

Avete presente quelle ricette dove vengono scomposti dei piatti tradizionali e ricomposti per ottenere un nuovo, diverso risultato? Tipo la pastiera destrutturata o la frittata di purè?

Ecco, questo è il concetto che attraverserà la puntata odierna di indiebar. Un lungo viaggio senza interruzioni attraverso le versioni rivedute e corrette di brani di successo e non. Che noi ci riamo divertiti a nostra volta a mixare.

Tracklist:
1. Jesus Jones, “Right Here Right Now (The Martin Phillip Mix)”
2. EMF, “Lies (Dust Bros 12” Mix)”
3. Ian Brown, “Love Like A Fountain (Stereo MC’s Remix)”
4. Architecture In Helsiki, “Do The Wirlwind (Hot Chip Remix)”
5. Blur, “There’s No Other Way (Blur Remix)”
6. Air, “Premiere Symptomes (Gordini Mix)”
7. Manic Street Preachers, “If You Tollerate This… (David Holmes Remix)”
8. Depeche Mode, “Useless (Kruder & Dorfmeister Mix)”
9. Gus Gus, “Polyesterday (Thievery Corporation Remix)”
10. Gorillaz, “Dirty Harry (Schtung Chinese New Year Remix)”
11. Bjork, “Army Of Me (Beastie Boys Remix)”
12. Portishead, “Numb (Remix)”
13. Radical Magik, “Spread The Big Potato (Andrew Weatherall Remix)

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IB ST3: Not Too Bad 2008

Non è tutto oro quello che luccica, e lo sappiamo.
Però ci sono state tante belle cose anche in questo 2008.

In fin dei conti era un anno che seguiva l’opulenza produttiva del 2007 e quindi ci saremmo aspettati assai poco. Invece nei 12 mesi appena trascorsi abbiamo avuto tante belle produzioni discografiche che ci hanno sorprerso e fatto buona compagnia.
Quindi dopo il “The Best Of” ci guardiamo ancora una volta alle spalle e vediamo cosa di bello si può ancora proporre in una trasmissione come la nostra, nell’attesa delle novità 2009.

Tracklist:
1. Glasvegas, “Fuck You, It’s Over”
2. Marta Sui Tubi, “Pensieri A Sonagli”
3. Le Luci Della Centrale Elettrica, “Nei Garage A Milano Nord”
4. Le Man Avec Le Lunettes, “Apples”
5. Costanza, “50 Bullets Fired In Queens”
6. Rascals, “Freakbeat Phantom”
7. The Last Shadow Puppets, “Standing Next To Me”
8. Verve, “Sit And Wonder”
9. The Kills, “Hook And Line”
10. Smashing Pumpkins, “Pox”
11. Sigur Ros, “Inni Mer Syngur Vitleysingur”

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IB ST3: Unplugged

Presi come siamo dal tran tran quotidiano, sentiamo di tanto in tanto l’esigenza di staccare la spina.
E’ quello che abbiamo fatto per voi in questa puntata acustica di indiebar, dove abbiamo raccolto il meglio di quasi vent’anni di B-sides, acoustic sessions e concerti unplugged, cioè con la spina staccata.

Tracklist:
1.Stone Temple Pilots, “Plush”
2.No Doubt, “Just A Girl”
3.Nirvana, “Come As You Are”
4.Hole, “Malibu”
5.Pearl Jam, “I Believe In Miracle (Ramones Cover)”
6.Oasis, “Supersonic”
7.Stereophonics, “Have A Nice Day”
8.PJ Harvey, “The Dancer”
9.Smashing Pumpkins, “Today”
10.Foo Fighters, “Next Year”
11.Lemonheads, “It’s A Shame About Ray”
12.The Young Gods, “Our House”
13.R.E.M.: “Pop Song ‘89”
14.The String Quartet, “Closer (Nine Inch Nails Cover)”

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