Supporti fonografici
Ancora non lo avevo comprato, non mi convinceva, mi sembrava inutile. Ero così attaccato ai miei CD con i loro booklet da sfogliare e gustare, da imparare a memoria.
Eppure tante volte nella nostra storia abbiamo cambiato formato.
Per noi che siamo nati verso la fine degli anni sessanta e abbiamo cominciato ad ascoltare musica neglia anni settanta abbiamo visto nascere e morire svariati supporti fonografici.
C'erano i dischi in vinile, principalmente 45 giri. Due canzoni, una per facciata. Si infilavano nel "mangiadischi". I più fortunati, quelli con lo "stereo", avevano i 33 giri.
Assieme ai vinili esisteva un mondo parallelo: le cassette. Le prime erano grandi come dei libri, le vendevano in autogrill con delle copertine impossibili.
Poi la Philiphs invento la "compact cassette" della durata di 60 o 90 minuti, le famose "C60" e "C90".
L'avvento delle cassette compatte ha rivoluzionato il sistema. Il formato compatto e pratico permetteva di portare la musica ovunque. Nasce il Walkman e ci si chiede: "come facevamo prima?".
Il vinile però viveva e si evolveva: q-discs (4 brani per 4.500 lire) e maxi single spopolavano sul mercato.
Alla metà degli anni 80 la Philiphs inventa il "compact disc", così come lo conosciamo adesso.
Subito lo scetticismo dei vinilisti gli impedisce di decollare: costa il doppio del vinile e suona male. La lettura è ottica quindi non risente di polvere e graffi che danno al vecchi supporto graffiato dalla puntina quel gusto antico.
Poi il booklet e la copertina sono troppo piccoli rispetto alla dimensione dei vinili che in alcuni casi sembrano dei veri e propri quadri.
Ma il CD si impone al mondo, migliorando la qualità e l'estetica. Nasce il Discman e molti si chiedono: "come facevamo prima?"
Poi l'avvento del formato MP3 rivoluziona il sistema nuovamente. Il fenomeno dilaga grazie internet e destabilizza le case discografiche che non riescono a contenere lo scambio di files tra le persone collegate al world wide web.
Tutto diventa a portata di mano (=mouse), con un click si accede a banche dati smisurate contente tutta la musica che sia mai stata fatta.
Quindi addio vecchi supporti fonografici. 1500 compact discs stanno in un palmo di mano, basta girare la rotellina col pollice e si accede ad un database infinito.
Certo mi verrà la nostalgia verso quello spulciare negli scaffali dei negozi preferiti per trovare l'introvabile.
Nulla è come leggersi le "sleeve notes" dal booklet del CD, specie in bagno.
Malinconicamente guardo gli scaffali ricolmi di dischi e mi chiedo: dove li metto adesso?
Ero ad Hong Kong, l'ho visto lì, ad un prezzo conveniente. Ci ho pensato e ripensato. "Ma come, un appassionato di musica come me che ancora non ce l'ha?"
Mi sono arreso e l'ho comprato.
E adesso mi chiedo: "ma come facevo prima?".
Benvenuto iPOd!
Eppure tante volte nella nostra storia abbiamo cambiato formato.
Per noi che siamo nati verso la fine degli anni sessanta e abbiamo cominciato ad ascoltare musica neglia anni settanta abbiamo visto nascere e morire svariati supporti fonografici.
C'erano i dischi in vinile, principalmente 45 giri. Due canzoni, una per facciata. Si infilavano nel "mangiadischi". I più fortunati, quelli con lo "stereo", avevano i 33 giri.
Assieme ai vinili esisteva un mondo parallelo: le cassette. Le prime erano grandi come dei libri, le vendevano in autogrill con delle copertine impossibili.
Poi la Philiphs invento la "compact cassette" della durata di 60 o 90 minuti, le famose "C60" e "C90".
L'avvento delle cassette compatte ha rivoluzionato il sistema. Il formato compatto e pratico permetteva di portare la musica ovunque. Nasce il Walkman e ci si chiede: "come facevamo prima?".
Il vinile però viveva e si evolveva: q-discs (4 brani per 4.500 lire) e maxi single spopolavano sul mercato.
Alla metà degli anni 80 la Philiphs inventa il "compact disc", così come lo conosciamo adesso.
Subito lo scetticismo dei vinilisti gli impedisce di decollare: costa il doppio del vinile e suona male. La lettura è ottica quindi non risente di polvere e graffi che danno al vecchi supporto graffiato dalla puntina quel gusto antico.
Poi il booklet e la copertina sono troppo piccoli rispetto alla dimensione dei vinili che in alcuni casi sembrano dei veri e propri quadri.
Ma il CD si impone al mondo, migliorando la qualità e l'estetica. Nasce il Discman e molti si chiedono: "come facevamo prima?"
Poi l'avvento del formato MP3 rivoluziona il sistema nuovamente. Il fenomeno dilaga grazie internet e destabilizza le case discografiche che non riescono a contenere lo scambio di files tra le persone collegate al world wide web.
Tutto diventa a portata di mano (=mouse), con un click si accede a banche dati smisurate contente tutta la musica che sia mai stata fatta.
Quindi addio vecchi supporti fonografici. 1500 compact discs stanno in un palmo di mano, basta girare la rotellina col pollice e si accede ad un database infinito.
Certo mi verrà la nostalgia verso quello spulciare negli scaffali dei negozi preferiti per trovare l'introvabile.
Nulla è come leggersi le "sleeve notes" dal booklet del CD, specie in bagno.
Malinconicamente guardo gli scaffali ricolmi di dischi e mi chiedo: dove li metto adesso?
Ero ad Hong Kong, l'ho visto lì, ad un prezzo conveniente. Ci ho pensato e ripensato. "Ma come, un appassionato di musica come me che ancora non ce l'ha?"
Mi sono arreso e l'ho comprato.
E adesso mi chiedo: "ma come facevo prima?".
Benvenuto iPOd!
4 Comments:
Pensa che io mi sono innamorata immediatamente dell'oggetto, oltre alla funzionalita' e' anche bellissimo. Pur non essendo una fanatica di musica non ho saputo resistere....
3:01 PM
Metamorfosi Musicale
Per anni ho acquistato CD a metà prezzo nell'ottimo negozio Metropolis in Viale Padova a Milano. Sempre ottime occasioni, e musica mai banale.
Poi quest'anno, guardando gli scaffali di casa, ho deciso che era ora di cambiare musica.
Ho venduto 350 cd, dopo averli religiosamente trasformati in formato mp3, ad un quarto del prezzo di copertina, all'altrettanto ottimo negozio "Il Libraccio" di Milano.
Con i soldi della vendita ho acquistato un lettore mp3 sul quale ho rimesso i 350 CD in questione.
Kafkiano Esempio di Metamorfosi Musicale, non trovi?
St
5:21 PM
iPod?
Lungi da me Satana!
una kosmo non ancora convertita :)
11:07 PM
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10:37 PM
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