""Even a stopped clock tells the right time twice a day!"

venerdì, marzo 10, 2006

The Wonder Stuff, Suspended By Stars, 2006

Uno degli ultimi poeti della scena musicale mondiale. E come spesso accade, incompreso.
Questo è Miles Hunt, il leader degli sconosciuti Wonder Stuff.

Ignorati nel mondo, venerati in patria, i Wonder Stuff hanno una storia ventennale alle spalle.
"The Eight Legged Groove Machine", il primo album, risale al 1988. Seguono il vigoroso "Hup" nel 1989 ed il capolavoro "Never Loved Elvis" nel 1991. Nel 1993 si chiude la prima era dei WS con l'incompreso "Construction For The Moder Idiot". Da quel momento Miles Hunt, braccio e mente del gruppo, comincia una serie di progetti, presenta un programma di musica indie per MTV (120 minutes) forma i Vent 414 (prodotti da Steve Albini) poi prova la carriera da solista. Infine ritrova l'amico Malcolm Treece, il chitarrista dei WS e fa un reuinion tour con tutta la band che sancisce la defintiva separazione tra Miles e Malc e gli altri due.

Infischiandosene di copyright, marchi, loghi ecc... i due riformano i Wonder Stuff e pubblicano nel 2004 Escape From Rubbish Island, il pungente nuovo disco della nuova era WS. Ed è alla fine di febbraio 2006 che vede la luce "Suspended By Stars", l'ultimo lavoro. Per chi conosce i Wonder Stuff troverà questo disco meno folk e più rock. Per sentire i primi violini magistralmente inseriti in una canzone, bisogna infatti attendere la traccia 6, "Angelica Maybe".
Il disco parte con un pò di incertezza. "Tricks Of The Trade" ricorda "Where The Streets Have No Name" degli U2 anche se è bello il gioco di parole attorno allo slogan di Halloween. Poi, però, si riprende subito con la vigorosa "Last Second Of The Minute", che riporta alla mente addirittura il sound di Hup. "Blah Blah Lah Di Dah" è l'Hit Single e come tale si presenta nel tipico format WS: liriche pungenti e suono poppy.
Bella e potente "Say It Ain't So" che precede la power-folk-ballad "Angelica Maybe". Più ascolti successivi la merita "Give Us What We Want (And We'll Go Away)", che espirme simpatia già dal titolo!
Fin qui la didascalia.

Adesso che ho fatto il compitino, spazio ai sentimenti. Un poeta, dicevo, Miles Hunt. Nulla da invidiare al miglior Morrissey.
Il suo immaginario, il suo usare le parole come strumenti musicali da intrecciare con chitarre e violini lo rende davvero unico. Il tema conduttore di questo disco è il suo titolo, "Suspended By Stars". Siamo appesi più che sospesi, come burattini, con fili invisibili a milioni di stelle che un gioco più grande di noi muove nel teatrino del mondo. Senza che ci si possa opporre qualcosa più grande di noi ci muove e ci guida.
Il disco trasmette il senso di impotenza e smarrimento che proviamo di questi tempi, dove un generale e giustificato pessimismo ha preso il sopravvento. Stralunato e tagliente, questo disco lascia un segno profondo anche nel suo essere composto da musica leggera.

Collezionabile.

Rivo

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Very nice site!
»

12:16 PM

 

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